In sintesi, cosa avviene quando lanciamo una boilie in acqua?
Da un punto di vista chimico, si ha uno scambio di sostanze fra la boilie e l’acqua che sarà tanto più forte, quanto più è alta la differenza di concentrazione e potenziale fra i due elementi.
Banalizzando, sarà la componente più carica a cedere elementi a quella più scarica finché non avviene una compensazione.
Questo perché l’esca è un concentrato di sostanze chimiche, mentre l’acqua è un fluido molto più scarico.
Una volta capito questo, possiamo iniziare a elencare i fattori che enfatizzano questo scambio che, per essere chiari, è unilaterale!
Se fosse l’acqua a entrare nell’esca, dall’esca stessa non uscirebbe nulla e la sua efficacia attrattiva sarebbe pari a zero!
Invece l’acqua entra nell’esca limitatamente alla reidratazione della stessa e quindi perché occupa il posto di qualche cosa (i nostri attrattivi) che ne è fuoriuscito.
-idratazione dell’esca
Più l’esca è idratata e più veloce avviene lo scambio in uscita. Un’esca secca e disidratata si deve prima reidratare e ci possono volere alcune ore, poi inizierà a rilasciare segnali nell’acqua. per questo motivo le ready made non sono mai asciutte, ma sono realizzate con additivi umettanti che le mantengano sempre morbide e umide.
-ipertonicità dell’esca
L’esca deve contenere quanti più attrattori possibile, in questo modo lo scambio verso l’acqua sarà molto più veloce. Esche isotoniche o ipotoniche sono notevolmente più lente. Ciò non significa che non siano efficaci, semplicemente ci metteranno più tempo a scambiare con l’acqua
-differenza di potenziale
Attrattori acidi escono più velocemente in acque tendenzialmente basiche e , viceversa, attrattori basici escono più velocemente in acque tendenzialmente basiche.
Queste sono le considerazioni di base da fare e spero vivamente che il ragionare su queste considerazioni, vi possa fa interpretare in maniera ambigua il fatto di vedere le esche più o meno bagnate e sciolte come particolarmente efficaci.
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Nel capitolo che tratta la realizzazione pratica dell’esca, vi è un paragrafo dedicato ai controlli e agli strumenti di misura da utilizzare per verificare il comportamento dell’esca per fare delle valutazioni di merito.
Nella gallery potete notare un semplicissimo test fatto con 2 boilie IDENTICHE, un bird meaty mix al fegato, rullato Scopex Squid liver . La classica pallina da caccia grossa in lago o fiume.
Le acque di controllo sono state prelevate da due bottiglie sigillate di acque minerali: la goccia di Carnia, con pH 8,4 (tendenzialmente basico) e la Lauretana, con pH 6,6 (tendenzialmente acido).
Le esche utilizzate sono state asciugate 24 ore dopo la cottura e lasciate immerse nei boccini per 12 ore.
Dopo le prime 2 ore d’immersione, si nota una vistosa differenza fra i due vasetti, quello con acqua tendenzialmente basica è tutto torbido, quello con acqua acida praticamente limpido.
Questo indizio ci fa intuire che l’esca scambi molto più violentemente nell’acqua basica che non in quella acida ed è vero!
Questa boilie, ricca di organici di origine animale e aroma scopex molto acido, ha effettivamente un Delta (differenza di potenziale isoelettrico) molto più marcata rispetto all’acqua basica. di conseguenza le sostanze migrano velocemente dalla boilie che ha un’elevata concentrazione (ipertonica) all’acqua che ha bassa concentrazione (ipotonica).
Considerazioni:
– inserire grosse quantità di elementi liquidi organici(liquid food) aumenta la concentrazione all’interno dell’esca e velocizza lo scambio (questo il motivo dei dosaggi delle mie caratterizzazioni)
– le esche a base di farine ed estratti animali sono EVIDENTEMENTE molto attrattive nelle acque basiche, mentre risultano neutre in quelle acide
– i grandi laghi e fiumi, le acque che contengono le carpe più grosse, sono TUTTE tendenzialmente basiche
– come si nota dalle foto, le esche sono tutte e due impregnate completamente di acqua…nonostante questo, lo scambio avviene per altri motivi. IL FAMOSO CREDO CHE L’ESCA DEBBA ESSERE GRANULOSA O GONFIARSI DI ACQUA PER SCAMBIARE NON TORNA! NELL’ACQUA BASICA L’ESCA SCAMBIA COMUNQUE DI PIU’
-nell’acqua acida siamo costretti a sovra dosare gli ingredienti per ottenere un’intensità simile a quella ottenibile in acqua basica. Meglio se evitiamo grandi dosi di attiranti organici e usiamo aromi basici.
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Tutti questi ragionamenti li trovate in forma più ampia nel libro The bait guru.
Nella prossima pillola un omaggio ad un tester Big Fish: la Pino special bait.