Si definisce :”attrazione primaria”, l’insieme dei segnali chimici che escono dalla boilie e che, diffondendosi nell’acqua, attirano la carpa sull’innesco. Il pesce è in grado di percepire quantità infinitesimali di queste sostanze chimiche primarie, nell’ordine di poche parti per milione.
Per capirci: se prendiamo un metro cubo di acqua, stiamo considerando una sensibilità in grado di rilevare poche gocce di aroma disciolte. Purtroppo molti pescatori interpretano questa caratteristica in maniera errata e fantasiosa, pensando che questi sensibili animali possano essere richiamati da decine di metri di distanza! Un po come la leggenda dello squalo che sente a chilometri la goccia di sangue…
In realtà la grandezza con cui ci confrontiamo è molto più piccola, misurabile in pochi decimetri, fatta eccezione per le acque mosse, dove l’azione meccanica del movimento, porta le tracce aromatiche più lontano a valle del terminale.
Questo chiarimento è fondamentale per capire che una buona esca, dotata della giusta attrazione, ben calibrata come dosaggio degli attrattori e fatta con un ottimo mix che scambia regolarmente, andrà comunque posizionata in prossimità degli spot dove le carpe si alimentano abitualmente, oppure nei precisi corridoio che utilizzano per spostarsi.
Ma quali sono queste sostanze così importanti per la nostra azione di pesca?
Quelli che affascinano di più il carpista da questo punto di vista, sono gli aromi; commercializzati in centinaia di versioni colorate e con odori forti e pungenti, rappresentano gli ingredienti più annusati e rimaneggiati in negozio e nelle fiere specialistiche.
Questi ingredienti sofisticati, composti da decine di molecole aromatiche e chimiche, stabilizzate all’interno di una sostanza principale che funge da solvente, sono molto differenti fra loro per quello che riguarda la sensibilità del nostro naso, mentre per il pesce hanno più aspetti in comune che differenze. Intendo dire che gli aromi migliori, sono molto simili come composizione chimica e vengono formulati con molte sostanze comuni ed alcune differenze per giustificare le diverse denominazioni commerciali.
Fra uno Scopex e la fragola, ci sono più similitudini che differenze, con queste ultime che spesso sono ininfluenti ai fini della cattura (per esempio il colorante inserito per distinguerli), tanto che è impossibile giudicarne uno meglio dell’altro se osserviamo la statistica delle catture sul lungo termine.
Ma oltre agli aromi che altre sostanze mettono in moto questo stimolo primario? In linea di massima tutti gli ingredienti solubili inseriti in forma liquida, sono stimolanti da questo punto di vista, e vanno considerati come importanti, per tutte quelle boilie destinate alla pesca “veloce” e di ricerca.
Il pesce sente questi stimoli, ne ricerca la fonte, trova il terminale innescato e quindi lo assaggia, cadendo nel nostro tranello! Ma quante probabilità ci sono che possa trovare una singola boilie da 20 mm. poggiata sul fondale di un grande lago? Sono talmente poche, che nessun pescatore accorto si sognerebbe di lanciare, con disinvoltura, il singolo rig innescato senza creare un minimo di pasturazione intorno.
A questo punto, con molte più esche sul fondale a destare interesse nel pesce, diventa fondamentale che la carpa si alimenti con continuità, fino ad arrivare alla pallina più importante di tutte, che è quella appesa all’amo!
Ciò che spinge il pesce ad alimentarsi con continuità è : “L’attrazione secondaria” che sarà l’argomento della prossima pillola di bait guru.