In un universo così vasto, come quello degli ingredienti, è facile perdersi se non si hanno dei punti fermi.
Ogni sacchetto, ogni boccino colorato e ogni ingrediente a prescindere dalla sua forma fisica, deve essere dosato con attenzione per offrire il massimo delle potenzialità.
Le grandezze con cui ci confrontiamo sono: grammi e chilogrammi per i solidi, gocce e millilitri per i liquidi.
Per misurarli correttamente, ogni carpista deve avere un bilancino preciso al grammo, in grado di arrivare, come portata, ai 2 chilogrammi.
Per i liquidi servono invece una serie di misurini graduati e pipette che permettano di calcolare poche gocce, come grandezze nell’ordine dei 300 mil.
Sostanzialmente, le indicazioni che riceviamo in merito ai dosaggi prevedono un minimo e un massimo.
La dose minima rappresenta la quantità, al di sotto della quale, la sostanza non ha effetti di gusto e nemmeno attrattivi. Sostanzialmente al di sotto di questo valore conviene non metterla.
La dose massima rappresenta in genere la soglia, oltre la quale la sostanza inizia a presentare delle problematiche.
Queste problematiche possono essere di varia natura: in caso d’ingredienti solidi, potrebbe rappresentare il limite oltre il quale si mette in crisi la tenuta e la meccanica del mix.
Nei liquidi, potrebbe rappresentare un limite di sicurezza (valido solo per le sostanze organiche molto potenti), oppure si riferisce sempre alle problematiche di gestione meccanica del costrutto.
Alcuni ingredienti attrattivi, indicano la soglia di massima resa, creando quindi un preciso limite oltre il quale si rischia di convertire il messaggio chimico in repulsivo, a causa magari della scarsa naturalità dello stimolo.
In bait guru, sono sempre indicati i livelli minimi, mentre per ciò che riguarda il massimo dosaggio, molte volte è specificato che questo dipende esclusivamente da motivazioni economiche oppure dalla capacità del mix specifico di riuscire a “contenere” il determinato elemento.
Questo vale, per esempio, per quasi tutti i liquid food, che rappresentano la componente attrattiva e di gusto della totalità delle esche “pronto pesca” e che quindi beneficiano dei grossi quantitativi d’inclusione.
Nel caso degli aromi, s’indicano a volte dosaggi che si riferiscono ai test fatti dall’azienda distributrice, nelle acque locali, garantendo quindi una resa massimizzata per i pescatori di quella zona.
Tutti gli ingredienti liquidi dosati a gocce, si devono considerare come POTENZIALMENTE PERICOLOSI e non bisogna creare sovra dosaggi che superino il doppio del massimo consentito.
Attenzione a non cadere nell’errore d’interpretazione dei dosaggi riferiti a prodotti anglosassoni, che sono in genere riferiti al numero di uova indicate per impastare la libbra di mix, che è una grandezza corrispondente ai 450 grammi.
Come ho spesso affermato in bait guru, preferisco riferirmi al chilogrammo di mix che è una grandezza non variabile a causa di fattori concomitanti.
Se per esempio dovessi dosare l’aroma di sintesi sul numero di uova, sarei costretto a limitare il quantitativo massimo di liquid food o altri liquidi in genere a un massimo di 100 ml. totali, altrimenti dovrei variare il numero di uova utilizzate, sballando il tutto.
Ritengo che il metodo più avanzato di costruzione delle boilie sia il mio crazy method, per il semplice motivo che parte dal progetto di liquidi nutritivi e attrazione da inserire nell’esca e regola le uova di conseguenza.
Potete rivedere il metodo in questa pillola:
https://www.thebaitguru.it/2020/08/12/il-metodo-crazy-bait/
Nel prossimo episodio parleremo ancora di self made “estremo” con la ricetta per faare due tipi di pastoncino casalighi.