Di Stefano Forcolin:
Evoluzione di un mix semplice…
Capire quelle che sono le vere potenzialità di un’esca da carpe è alla base della nostra pesca.
Creare, pescare e catturare con un’esca “illusoria” è un atto che ci sublima fra i grandi pescatori. I successi però hanno bisogno di una nostra personale completezza come pescatori…
E piano scende la maschera, che lascia intravvedere un profilo sempre più definito e marcato. L’illusione piano se ne va, e il gioco continua…
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Abbiamo disquisito circa la possibilità di poter aromatizzare a dovere un’esca di per sé povera sia in termini nutrizionali, sia a livello attrattivo. Sfruttando le doti di “trasportatore” intrinseche di questo mix, abbiamo calcolato l’abbinamento a una pozione liquida in grado di uscire velocemente dall’esca, in modo tale da poter interessare in breve tempo le carpe presenti.
Abbiamo creato un’esca artificiale, queste boilies hanno pregi inestimabili, sono proiettili infallibili, armi da caccia cariche e pronte a colpire.
Di certo, per ottenere i risultati enunciati, devono essere riposte in mani sapienti, in grado di capire i luoghi, le posologie e le tempistiche migliori.
Queste sono esche da usare con parsimonia, sapendo che il loro potere attirante è molto elevato, ma che perde di efficacia altrettanto velocemente se usato in quantità superiori al necessario.
In natura la carpa non trova altri segnali che per intensità possano esser equiparati a quelli di una pallina come questa.
Le concentrazioni che si vengono a creare nei paraggi della nostra esca, sono talmente artefatte da essere altrettanto facili da smascherare per pesci con più esperienza. La memoria dei più smaliziati, è segnata dal ricordo molto forte che questa pallina è in grado di fissare nella memoria del pesce.
Un concetto base, facile da comprendere potrebbe essere riassunto in: “Tutto quello che di liquido è stato inserito nella boilie, uscendo otterrà un effetto che dal pesce sarà percepito come artificiale”; di questo, dobbiamo esser consci e iniziare a pensare che abbiamo per le mani un’arma a doppio taglio.
Ammettiamo anche di essere stati bravi, di aver usato le opportune quantità nei posti giusti.
Avremo catturato moltissimi pesci, anche in sessioni brevi, ma non illudiamoci che questo possa durare in eterno.
E allora che fare?
A questo punto, potremo inserire un secondo pensiero, cioè che il nostro inganno, dapprima subdolo, sottile e artificiale, cominci a virare profilo a favore di un condizionamento alimentare.
Per far ciò dobbiamo passare a un’attrazione più naturale, che stimoli la carpa a cibarsi.
Un altro basilare concetto efficace per lavorare da qui in poi è questo: “Il segnale chimico delle sostanze solide avrà, nella sua ridotta intensità d’uscita, caratteristiche tali da assomigliare a ciò che la carpa è abituata a trovare in natura, e quindi tale da esser classificato come naturale”.
Sulla base di questo dato di fatto, sono impostate le ricette che seguono.
Pensate alla possibilità per il nostro base mix di acquisire, con qualche semplice aggiunta, un’altra faccia gustativa, imprimendo alla boilie un carattere diverso, più interessante, sicuramente più performante, in modo tale che l’efficacia sia più duratura.
Questa manovra sarebbe una soluzione per i momenti di stallo, caratteristici in qualche situazione.
Ricordiamoci che siamo partiti da una base e che ci stiamo inoltrando gradatamente nel mondo del self made, ricalcando i tratti fondamentali, senza dover per forza di cose bruciare tappe che potrebbero essere fondamentali per la nostra carriera di carpisti.
Abbiamo affermato che l’aggiunta al 50/50 di parti solide, è il giusto passo in avanti da compiere quando il primo stadio inizia a sentire l’inflazione derivata da un uso prolungato.
L’aggiunta delle farine, pur mantenendo invariata la ricetta aromatica, muta notevolmente la percezione da parte del pesce e questa variante, se ben congegnata, è tale da rinverdire l’efficacia della nostra pallina e portarla ad altissimi standard.
Le possibilità di caratterizzare sono molteplici, ma quelle che sono passate attraverso tanti anni di pratica, senza aver mai dovuto deludere, si concentrano nella selezione che andremo a proporre.
I singoli ingredienti non hanno bisogno di presentazioni perché sono fari-ne sulle quali si sono scritte le pagine del più glorioso carpfishing.
Dobbiamo valutare che l’aggiunta al nostro base mix, sarà quantificata in un 10% massimo sul totale del mix, quindi non più di 100 grammi di un singolo ingrediente su di un chilogrammo.
Questa semplice integrazione è sufficiente per caratterizzare il profilo gustativo dell’esca, rendendola molto più attrattiva, ed è tale da non snaturarne le qualità meccaniche.
A questo punto vediamo quali sono le quattro caratterizzazioni che abbiamo selezionato:
-Robin red mix:
Aggiungere 100 grammi di Robin red a 900 di mix 50/50, impastare con 50 ml. di liquid Robin red, 3 uova, 4 ml. di aroma speziato in olio, 4 ml. di aroma speziato in glicole e 5 ml. di dolcificante NHDC.
Lasciare riposare qualche minuto e quindi completare con uovo Q.B.
-50/50 gusto pesce:
Aggiungere 100 grammi di fish meal predigested ai soliti 900 di mix, impastare con 50 ml. di liquid food al pesce, 3 uova, 4 ml. di salmon oil, 4 ml. di aroma monster crab e 5 ml. di dolcificante NHDC.
Completare con uovo Q.B.
-Honey cream mix:
Aggiungere 100 grammi di miele in polvere con il solito metodo, impasta-re con 50 ml. di miele di acacia, 3 uova, 4 ml. scopex, 4 ml. aroma milk cream e 5 ml. dolcificante NHDC.
Completare come al solito.
-Peanut mix:
Aggiungere 100 grammi di farina di arachidi tostate, impastare con 50 ml. di burro d’arachide, aggiungere 3 uova, 4 ml. banana oil, 4 ml. aroma banana, 10 gocce olio essenziale black pepper e 5 ml. NHDC.
Completare come al solito
-Liver mix:
Aggiungere 70 grammi di farina di fegato, 30 di idrolizzato di fegato, impastare con 50 ml. di liquid liver, 3 uova, 5 ml. scopex oil, 4 ml. aroma squid octopus e 7 ml. dolcificante Talin.
Completare come al solito.
Nella prossima puntata ci dedicheremo alla nostra :”prima boilie”…quella che difficilmente scorderemo!