La serata sull’esca del 7 ottobre ha lasciato delle domande in sospeso perché il tempo è sempre troppo poco quando si trattano argomenti di comune interesse.
Il pH è l’argomento trainante delle decine di messaggi che ho ricevuto, quindi scrivo questa pillola di guru che ha come caratteristica saliente, lo stile diretto e la semplicità che caratterizza questa rubrica.
Alla domanda: ” il pH mi permetterà di catturare più carpe?” rispondo direttamente NO! Così chi non è interessato si ferma qui e non si sorbisce il pippone pseudo-scientifico.
Conoscere le dinamiche chimiche che regolano l’esca vi serve come cultura personale, per colmare una curiosità specifica e per amor di conoscenza di cosa accade sotto acqua quando gettate la vostra manciata di boilie…se siete interessati a questo allora continuate pure con la lettura.
– pH dell’esca
Il pH dell’esca, dato rilevabile micronizzando la boilie per poi discioglierla in acqua a pH neutro per misurare il tutto con strumenti adeguati, è un dato INUTILE ai fini di conoscenza perché dato dagli equilibri di tutte le sostanze inserite nell’esca stessa.
Se è vero che la sinergia di queste sostanze concorre al gusto finale della pallina stessa, è altrettanto vero che la chimica di attrazione lavora nell’acqua per singoli elementi e di conseguenza quello che vogliamo conoscere e interpretare è il pH delle singole sostanze chimiche attrattive inserite.
-punto isoelettrico
https://www.chimica-online.it/organica/punto-isoelettrico.htm
In parole povere il punto isoelettrico è quel valore di pH nel quale la sostanza , fra le altre cose, ha la minima solubilità ed è rappresentato dal pH della sostanza.
in pratica, se io ho un aroma scopex che ha pH circa 4 e lo immergo in un’ipotetica acqua con pH 4 (esempio non reale poiché in questa famigerata acqua non potrebbe vivere nessun animale), l’aroma non si scioglierebbe nel liquido e di conseguenza non potrebbe uscire dalla pallina né attrarre alcuna carpa.
Aromi, amminoacidi, sostanze primarie ecc. Sono tanto più solubili nell’acqua QUANTO MAGGIORE è LA DIFFERENZA DEL LORO VALORE DI pH RISPETTO A QUELLO DELL’ACQUA STESSA.
Forse a questo punto capite meglio perché l’aroma scopex è molto valido in tutte le acque a prescindere dalla stagione?
-quindi l’efficacia di un aroma dipende dal suo pH?
NO. L’efficacia di un aroma dipende da molti fattori di natura chimica e non solo dalla sua solubilità o velocità di scioglimento nel liquido. I segnali chimici primari che lo distinguono vengono percepiti dal pesce come stimolo alimentare più o meno forte e questo ne determina l’efficacia in senso assoluto.
Al limite il suo valore di pH ci permettere di determinare un dosaggio specifico in funzione del tipo di acqua in cui andremo a utilizzarlo.
Esempio pratico : lo squid è un aroma a pH 8 , quindi tendenzialmente basico. Nessuno nutre dei dubbi sulla sua efficacia in pesca! Però sono effettivamente molte le acque con pH vicino a 8 (direi la maggior parte degli hot spot da carpe), di conseguenza dovremmo pensare che fatica a disciogliersi velocemente in acqua ed è vero! È un problema questo? Analizziamo i fatti:
Un’acqua a pH 8 è di certo uno spot a elevata presenza di nutrimento naturale, dove sono certamente presenti carpe di grossa mole(tipo Endine, per capirci) con una sensibilità chimica specifica verso nutrienti organici di natura animale e quindi diffidenti verso stimoli chimici troppo forti, quindi la solubilità basa dell’aroma garantirebbe una costante di segnali a medio\basso livello, molto simili ai segnali nutritivi . Quindi un innegabile vantaggio strategico per pescate che durano più giorni!
Come doserò l’aroma? Diciamo che posso tranquillamente spingermi al massimo, caratterizzando l’esca con un gusto pieno e duraturo, senza paura di sovra stimolo, poiché l’aroma uscirà dalla stessa molto lentamente e quindi per tempi molto lunghi!
Avrebbe senso dosare un aroma tendenzialmente basico in bassi dosaggi per pescare in un lago tendenzialmente basico? NO, sarebbe come non metterlo!
E se io volessi pescare a Endine con un aroma alla fragola , con pH di circa 6 (quindi leggermente acido) come mi devo comportare? Considerando la differenza di potenziale fra aroma e acqua, devo prevedere uno scambio veloce , di conseguenza basteranno dosaggi medi . Per questo motivo, 20 anni fa , suggerivo e rullavo esche nutty con 5 ml. di aroma fragola per kg. di mix, per pescare nel magnifico lago Lombardo.
E se volessi usare lo scopex ? direi che a quel punto dovrei dosarlo intorno ai 3-4 ml. max.
E se volessi usare una scopex + fragola? Direi che dovrei dosare 2 ml. scopex + 3 ml. fragola…
e così via!
Quindi devo andare a Endine a misurare il pH dell’acqua prima della pescata e poi preparare le esche?
Decisamente no! Il pH di un’acqua si può intuire dal tipo di acqua…fiumi e laghi con acque pure sono SEMPRE tendenti al basico , mentre le pozze , i canali e le acque stagnanti in genere tendenti all’acido o neutre…
In caso di acque sconosciute, preparo esche da pastura a dosaggio aromatico medio (che non sbaglio mai) e mi preparo inneschi diversificati, alcuni molto carichi a pieno dosaggio, alcuni senza neppure l’aroma e adatto in funzione del caso.
Anche perché potrei aver voglia di esche che “sparano” al massimo fin da subito, in tutti quei casi , tipo le pescate di una settimana in ferie, dove i primi giorni voglio lasciare l’innesco ad oltranza per 2 notti , per verificare la presenza di pesce sullo spot. Se calo un’esca dura e protetta, a pieno livello di aroma acido, in un’acqua basica, avrò un effetto potentissimo nelle prime ore, mentre poi l’esca si scaricherà da sola…garantendomi attrazione più delicata per la seconda notte!
E se voglio preparare un’esca unica?
Allora devo sfruttare un all round , tipo la scopex squid liver che viene considerata un’esca da caccia proprio micidiale perché associa alti dosaggi di aroma basico, associati a basso dosaggio di aroma acido e la forte spinta organica dei liquid food inseriti…
Così come la monster crab – arancio…
Oppure la Monster crab – fragola…
e così via!
Per chi vuole vedere un video completo, lascio il link:https://www.youtube.com/watch?v=xArp030sLsc
Nella prossima puntata analizzeremo ulteriormente le tematiche di scambio con l’acqua.