Il corn steep liquor è un additivo sotto-prodotto dalla fermentazione del mais per svariati scopi, dalla produzione di birra e alcolici, alla cultura del lievito per scopi industriali o per ricavare bioetanolo.
Si tratta di un prodotto per l’esca e per l’ammollo proposto praticamente da tutte le aziende del settore carpfishing per un motivo molto semplice, costa poco ed effettivamente ha una buona resa in pesca.
Viene commercializzato da grosse aziende di mangimistica e trasformazione in cisterne da mille litri e poi re-imbottigliato dalle aziende della pesca.
Si può trovare in differenti densità , gusti e colore perché molto dipende dal processo di produzione da cui è riscattato, i più chiari sono quelli delle birre di mais , i più scuri quelli della melassa di mais, ad ogni modo per la pesca vanno bene tutti, quello che cambia è alla fine il gusto più o meno acido o dolce , ma tutte le varianti piacciono molto alle carpe.
Il costo di questo ingrediente può variare dai 10 ai 3 euro al litro, a seconda del quantitativo acquistato, (3-4 euro è in genere il prezzo che si spunta per 50 o più litri) si può quindi definire un prodotto economico con un prezzo decisamente abbordabile. Questo è uno dei motivi che non mi hanno mai spinto a provare la produzione casalinga in quanto il procedimento dura almeno un paio di settimane e necessita di controllo costante e secondo me il gioco non vale la candela.
Ma capisco che gli “smanettoni” del tutto self , potrebbero essere molto stimolati da questo curioso ingrediente e che magari il piacere supera di fatto il vantaggio.
Su gentile richiesta di alcuni appassionati, provo quindi a ipotizzare un processo casalingo, fermo restando che vi sono differenti metodi tutti adattabili, in primis quelli usati per la produzione casalinga del Whisky, per i quali esistono tanti tutorial da seguire fino alla fase di distillazione (che ovviamente si salta in quanto il nostro csl è ciò che si forma nello step prima)
https://www.wikihow.it/Preparare-Rapidamente-un-Ottimo-Moonshine-Whiskey
Nel nostro caso il processo parte dallo spezzato di mais o dal mais intero, (più difficile poi da frullare) e vi consiglio di provare con un chilogrammo per prova , per poi ottimizzare e correggere il processo in funzioni di quantità maggiori.
Come primo passaggio metteremo in ammollo 1 kg. di spezzato di mais avendo l’accortezza di coprirlo con almeno 3-4 cm. di acqua e lo lasceremo riposare per 24 ore, a questo punto procederemo a bollire il tutto per almeno un paio di ore, aggiungendo 100 grammi di zucchero, quindi lasceremo riposare fino a riportarlo a temperatura ambiente.
In questa fase frulleremo il tutto e aggiungeremo 30 grammi di lactobacilli per fare lo yogurt, 50 grammi di lievito di birra attivo secco, mescoleremo bene il tutto e poi metteremo a fermentare in un recipiente dedicato per almeno 10 giorni, controllando quotidianamente per scaricare il gas in eccesso che si sarà formato nel vaso.
Alla fine della fermentazione (quando non si formerà più la tipica schiuma e le bollicine di anidride carbonica) metteremo nuovamente il tutto a bollire per almeno 5 minuti o più se vogliamo ottenere un prodotto più o meno denso (il processo stabilizza il tutto, uccide i batteri ed eventualmente evapora la fase acquosa rendendo più cremoso il tutto).
A questo punto lo potete tenere imbottigliato ermeticamente al riparo della luce diretta così com’è oppure, se desiderate una maggio adesività e collosità, potete aggiungere 300 ml. di sciroppo di mais ogni litro di CSL mescolando bene con il frustino elettrico per poi imbottigliare.
Un prodotto così fermentato e addizionato di zuccheri non presenta particolari problemi di conservazione.
Nella prossima puntata parleremo di inneschi, di come differenziarli e potenziarli in funzione dell’utilizzo. Con una ricetta super collaudata.