Il sogno di ogni carpista è calare il proprio innesco su un bel fondale di sabbia o ghiaia sottile, in un’acqua cristallina e ossigenata fino in profondità.
Spesso questa condizione, caratteristica di laghi e fiumi molto puliti, rimane un sogno del cassetto, oppure relegata a particolari periodi dell’anno.
Capita invece abbastanza spesso (stando alle vostre numerose domande) di dover pescare in acque abbastanza pulite, caratterizzate però da fondali acidi, con materiale in decomposizione, oppure ricoperti di uno strato di melma anossica.
Per motivi squisitamente chimici, le boilie normali, specialmente quelle molto acide come attrazione, risultano INVISIBILI per il pesce, non appena ricoperte da un leggero strato di limo acidificante.
Il pesce comunque si nutre affondando il muso nello strato morbido, ma fa molta fatica a trovare la singola esca innescata, mentre sfrutta le tracce amminiche (basiche) dell’alimento naturale.
La principale soluzione pratica al problema, quando non è troppo marcato, è quella di pescare leggermente in sospensione con boilie pop up, magari molto visibili, per contrasto, con il colore del fondale.
La soluzione che vogliamo analizzare in questa pillola è di natura più complessa e comprenderà la componente meccanica dell’esca, quella chimica, quella attrattiva e la pasturazione di contorno.
In questa prima puntata analizziamo la pasturazione di contorno, quella per intenderci collocata vicino al terminale.
Abbiamo capito che gettare manciate di esche pompate con liquid food e aromi acidi, non serve a molto. Si tratta praticamente di una spesa inutile che non migliora la performance e la resa in pesca.
Conviene preparare delle boilie da pasturazione molto semplici, basate su mix mediamente nutritivi, come tanti bird food o bird fish presentati nel sito (oppure le versioni eco delle ultime pillole di guru) rullati senza liquid food, solo con uova e addizionati di 50-100 grammi di farina di gamberetto, al fine di rendere il peso specifico leggermente superiore al neutro, per evitare che sprofondino nella melma.
La percentuale di questo ingrediente andrà ovviamente verificata con qualche prova fatta su modiche quantità, per non rischiare esche troppo leggere!
In fase d’impasto aggiungeremo una media dose di aroma basico, lo stesso ovviamente degli inneschi (la scelta cade sullo squid, l’aroma più adatto per questi fondi, associato all’essenziale di agrumi, ma di questo parleremo nella prossima pillola), un dolcificante alla stevia e l’aglio nero, un attrattivo leggermente alcalino.
Le boilie saranno solo l’integrazione di contorno alla vera pasturazione , che avrà effetto “tampone” , ovvero stabilizzerà il pH della porzione di fondo soggetta alla nostra azione.
Si tratterà di un method, composto di pane, fiocco di mais, argilla e bicarbonato.
La ricetta sarà così composta:
-30% fiocco di mais
-30% pane secco
-30% argilla in polvere
-10% bicarbonato
Il pane sarà ovviamente micronizzato e miscelato agli altri ingredienti solidi, che saranno poi impastati sul posto pesca, direttamente con l’acqua del lago.
Realizzeremo delle palle di pastura della grandezza di un’arancia e all’interno di ogni palla inseriremo un cucchiaio di citrosodina, effervescente Brioschi o idrolitina, anche in forma di compresse che sono più semplici da integrare.
Questi ingredienti messi al centro della palla, ne favoriranno la disgregazione, tamponeranno l’acidità e creeranno una colonna di micro-bollicine attrattiva.
La nostra azione sarà estremamente mirata, creando un metro quadro di settore, grazie all’utilizzo di una decina di palle per innesco.
Le sostanze effervescenti potranno essere anche inserite in un sacchetto di pva che conterrà l’innesco e lo sbriciolato di boilie da pastura.
Nell’area preparata andremo a completare lo stimolo alimentare con qualche manciata di boilie da pasturazione.
Nella prossima puntata analizzeremo la preparazione degli inneschi che saranno bilanciati, refrattari ad assorbire il cattivo odore del fondo e caratterizzati da una forte attrazione basica.
Dopo aver analizzato come creare il giusto terreno di pastura su cui posare il nostro innesco strategico, in mezzo al fondale anossico, putrido e acido, vediamo come creare una boilie tecnicamente ineccepibile.
La nostra pallina sarà strutturata per assorbire al minimo gli odori putridi del fondale e affinché questo avvenga, deve esserci un’elevata differenza di potenziale fra l’interno dell’esca e l’ambiente.
Questo risultato sarà raggiunto lavorando sulla struttura dell’esca e sulla combinazione basica dei suoi attrattori e gustativi primari.
Inoltre, come accennavamo nella pillola precedente, l’innesco sarà neutro come peso specifico, oppure pop up a vostra discrezione.
La base solida del progetto sarà il mix 50/50, addizionato di caseinato di calcio, agar-agar e calcio in polvere, per creare struttura alleggerita e chiusa all’ingresso dei miasmi puzzolenti acidi.
La base:
-800 grammi mix 50/50
-100 grammi caseinato di calcio
-70 grammi di calcio in polvere
-30 grammi di agar-agar polvere
Come componente gustativa utilizzeremo la crema di aglio, (io preferisco l’aglio nero che è una forma fermentata dal gusto particolare), che mescoleremo con glicole propilenico per renderla più liquida.
La componente aromatica sarà affidata all’aroma squid, composto di ammine aromatiche e quindi decisamente basico, abbinato a oleoresine composte di agrumi.
Inseriremo anche vitamina C sotto forma di ascorbato di calcio, un prodotto non acido.
Per tamponare ulteriormente l’esca, utilizzeremo i prodotti liquidi destinati ad aumentare il pH negli acquari, oppure l’ammoniaca farmaceutica (soluzione al 30%).
QUESTE ESCHE SONO DEGLI INNESCHI E COME TALI NON SI UTILIZZANO PER NUTRIRE IL PESCE.
Per questo motivo ci possiamo permettere delle operatività altrimenti potenzialmente pericolose se usate nelle esche da pastura usate in abbondanza e mangiate dai pesci.
Infine dolcificheremo con la Stevia concentrata, un edulcorante non troppo acido.
Per la parte liquida, dose per 1 chilogrammo di mix:
-100 grammi crema di aglio
-30 grammi di ascorbato di calcio
-50 ml. glicole propilenico
-12 ml. aroma squid
-10 ml. dolcificante
-3 ml. olio essenziale arancio o limone
-2 ml. di ammoniaca farmaceutica 30%
Misceliamo molto bene gli ingredienti e quindi li impastiamo con il chilogrammo di mix, fino a completo amalgama.
A questo punto aggiungiamo un uovo alla volta fino a raggiungere la consistenza adatta a estrudere e rullare.
Lasciamo riposare le palline rullate per qualche ora prima della cottura che deve avvenire rigorosamente a vapore, per almeno 5 minuti, nella misura da 20 mm.
Queste palline da innesco è opportuno congelarle dopo alcune una notte di asciugatura, per preservarne la caratteristica porosità e morbidezza, decisamente importante per l’efficacia in pesca.
Essendo bilanciate dal peso dell’amo si possono rendere pop up semplicemente creando un omino di neve con una pop up squid commerciale di piccolo diametro.
Nel prossimo episodio un confronto di estremi: Tiger nut VS boilie!